La truffa telefonica degli operatori di telefonia

Truffa

Indice

“Buongiorno, sono Paolo di “…” volevo avvisarla che dal prossimo mese avrà un aumento in fattura di 10 euro, perciò le dò la possibilità di cambiare operatore gratis, perchè non passa a “…”?” Dopo pochi minuti l’utente viene contattato da altro agente per fare un contratto telefonico con un altro operatore.

Altre volte la persona al telefono si spaccia addirittura per un’associazione di consumatori (!!!) che, nell’interesse dell’utente, lo avvisa dell’aumento e lo mette in contatto con un operatore più vantaggioso.

Queste sono le tipiche telefonate che molti consumatori ricevono da mesi.

Come associazione di consumatori conosciamo le pratiche scorrette di molti agenti che si inventatno sempre più strategie, a volte ingannevoli, per concludere contratti. Ma andiamo con ordine.

Il quadro normativo di riferimento.

Di solito nelle bufale c’è sempre un fondo di verità distorta da cui scaturisce un ragionamento verosimile.

Nel nostro caso tutto si fonda sull’art. 70, comma 4, del Codice delle Comunicazioni elettroniche in base al quale il vostro operatore telefonico può modificare le condizioni economiche unilateralmente, dandovene comunicazione anticipata.

Il consumatore ha a quel punto il diritto di cambiare operatore senza costi (nemmeno quelli previsti da Agcom per cessazione linea o migrazione). Il questo articolo potete approfondire il tema. E’ tutto vero.

Cosa è palesemente falso.

L’operatore telefonico che intenda applicare l’aumento deve farlo dandone comunicazione scritta al consumatore.

L’Agcom ha spesso dovuto sanzionare gli operatori in quanto queste comunicazioni non erano sufficientemente chiare o visibili in fattura.

E’ infatti evidente che l’operatore che rimoduli le condizioni economiche (ovviamente in peggio) cerchi di dare il meno possibile “nell’occhio” al suo cliente per non perderlo. Ovviamente all’aumentare del costo di un servizio l’operatore telefonico incasserà di più dal suo cliente, ma al tempo stesso rischierà di perderlo. Perciò meno clienti si accorgeranno dell’aumento, meno richieste di recesso riceveranno e più clienti l’operatore conserverà.

Di qui l’assurdità delle telefonata descritta. Perchè mai la Vodafone (per fare un esempio) dovrebbe prendersi la briga di contattare telefonicamente milioni di clienti per segnalargli che sta aumentando le sue condizioni contrattuali e incentivarli a cambiare?

Non sta in piedi no? Senza contare che la comunicazione telefonica, a differenza di quella scritta, non può essere documentata. Per cui Vodafone non potrebbe mai provare di aver soddisfatto gli oneri informativi.

E perchè mai una associazione di consumatori dovrebbe fare telefonate a scopo commerciale? Non esiste!

La verità

Ovviamente tutta questa macchinazione è ingannevole, con diversi livelli di malizia:

  • in alcuni casi l’aumento c’è davvero. Si tratta di rimodulazioni tariffarie che riguardano tutti i clienti di un certo operatore. In questo caso la falsità sta solo nel rappresentarsi come consulente dell’operatore del consumatore quando, ovviemte, non è così
  • in altri casi invece non esiste proprio nessun aumento in fattura! Perciò il falso consulente Vodafone non solo non è quello che dice di essere, ma vi inganna due volte in quanto vi terrorizza rappresentandovi un aumento (spesso incredibilmente alto) che non è invece in programma.

Si tratta quindi di un agente di una qualche compagnia che, non mettendoci la faccia, si sente di ingannare il consumatore per indurlo a fare un nuovo contratto con un nuovo operatore.

Nel secondo dei due casi descritti il povero consumatore, cambiando operatore, si troverà anche a sostenere i costi di chiusura del contratto che non avrebbe dovuto sostenere se la manovra di rimodulazione tariffaria fosse davvero esistita.

Perciò non solo cambierà contratto pur non volendolo, ma si troverà anche in fattura degli addebiti del vecchio gestore che gli avevano promesso non sarebbero stati addebitati.

Le conclusioni.

Perciò il consumatore è chiamato a verificare l’esistenza effettiva dell’aumento che gli deve essere portata a conoscenza con comunicazione in fattura. E’ il tema dell’attendibilità delle fonti, tanto importante in quest’era di bufale: se avete il contratto con TIM, è TIM che vi deve comunicare per iscritto (di solito in fattura) l’aumento tariffario, non uno sconosciuto al telefono!

Ad un secondo livello, è bene evitare, in generale, di fare contratti per telefono, come abbiamo già scritto in questo articolo sui contratti a distanza.

Se hai subìto questa o altre truffe di questo tipo e vuoi essere tutelato, rivolgiti GRATIS alla nostra associazione di consumatori compilando il form qui sotto.









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