
Da alcuni mesi alcuni nostri utenti lamentano l’attivazione non richiesta e non pattuita del servizio Check Up sicurezza Light, attivato da TIM nell’ambito di un contratto già esistente.
Il problema di Check Up Sicurezza Light
Il problema che riportano i nostri utenti è triplice:
- Innanzitutto tale “servizio” non è stato mai richiesto
- In molti casi la sua attivazione non è mai stata comunicata nemmeno dopo
- La sua attivazione non si sostanzia in nulla di concreto o percepibile
- In caso di chiusura del contratto, TIM addebita tutte le rate residue del “contributo di attivazione check up sicurezza light” che sono 24, al costo di € 5 ciascuna, per un totale di € 120.
Ora, siamo aperti a dei chiarimenti da parte di TIM in merito a:
- L’oggetto di tale servizio (in quanto online non si trova nemmeno una brochure o una pubblicità)
- Le modalità di attivazione
- I costi
TIM promuove online il servizio Check-up Digitale che ha ad oggetto la fruizione di un “esperto digitale” che è in grado di ottimizzare gli strumenti aziendali come Office365, videoconferenze ecc, oppure curare la sicurezza nella protezione dei dati oppure migliorare la visibilità del proprio sito web.
Ma si tratta di servizi specifici che non sembrano suscettibili di una rateizzazione di veri e propri “costi di attivazione”.
E allora viene il sospetto che si tratti dell’ennesimo meccanismo di “lock-in” come il contributo fedeltà (a cui abbiamo già dedicato spazio), che serve a scoraggiare la migrazione ad altro operatore.
Cosa fare in caso di presenza in fattura del Check Up sicurezza Light
Nel caso in cui abbiate trovato in fattura questo addebito, dovete procedere subito ad una contestazione a mezzo pec o raccomandata AR, seguendo le nostre indicazioni su come fare il reclamo a Telecom .
Nel reclamo dovrete scrivere chiaramente di non aver mai richiesto il servizio “Check Up sicurezza Light” e chiedere di cessare tale servizio senza ulteriori addebiti. Attenzione a non essere imprecisi nella scrittura! Non dovete scrivere di cessare il contratto o la linea, altrimenti potreste ritrovarvi con i servizi cessati e la perdita della numerazione. Dovete riferirvi in modo specifico e chiaro al suddetto servizio.
Se TIM non provvede, rivolgetevi a noi perché potremo:
- Richiedere giustificazione di tale addebito procurandoci, se esistente, la registrazione telefonica o il contratto che giustifichi tale addebito
- Procedere ad una conciliazione finalizzata allo storno delle voci contestate.
- In caso negativo andare coltre con la definizione al Corecom competente.
- Non ci saranno costi a tuo carico come puoi leggere nella nostra home page.